Caro Manlio, cugino mio, scrivo questo post per far conoscere a tutti il grande UOMO che sei stato.
Manlio D’Agostino detto il “Professore” è stato un uomo di altissimo spessore, con un livello culturale al di fuori del normale, credente, di animo buono e sempre disponibile ad aiutare il prossimo.
Ha dedicato la sua vita allo studio ma, purtroppo, all’età di 25 anni, quando doveva dare il suo ultimo esame per diventare ingegnere spaziale, qualcosa ostacolò il suo cammino. Alcuni medici ritennero opportuno definire la sua malattia “depressione dello studio” ma, egli stesso sapeva di non corrispondere a realtà.
All’epoca ero molto giovane per poter comprendere ed avere un confronto con lui su tale problematica ma, quando ho potuto, una volta raggiunto una certa maturità, ho cercato di capire cosa scatenò in lui ciò che i medici reputarono un incidente di percorso.
Quando chiesi a mio cugino Manlio una spiegazione logica in merito, egli mi rispose:
“Fede, io non sono né un pazzo, né uno stupido depresso, ho solo visto ciò che non dovevo vedere.”
Chiesi lui cosa avesse visto e, mi rispose:
“Una luce rossa avente una forma strana. Sono rimasto terrorizzato.”
Cercando di comprendere la particolarità del suo racconto e, confrontandomi con alcuni amici e parenti credenti di religioni opposte, l’unica spiegazione che sono riuscito a darmi negli anni è stata quella che Manlio vide, all’epoca, una forma demoniaca, perché sennò non avrebbe avuto senso il suo drastico cambiamento psicologico in pochi giorni. Alcuni che hanno ascoltato il suo racconto, hanno rafforzato la spiegazione scientifica data dai medici, ma nel mio cuore, dopo tutte le ricerche che ancora cerco di fare grazie ai suoi insegnamenti, non riesco a non pensare alla sua grande intelligenza ed alla forza d’animo che ha avuto in tutti questi anni per combattere una guerra interiore durata più di 20 anni.
Manlio è stato e sarà per sempre il mio mentore.
È stato lui a risvegliare la mia coscienza circa 8 anni fa.
Ricordo ancora quando all’epoca mi chiamò e mi disse:
“Fede, sto seguendo accuratamente ciò che stai facendo su Facebook, ed è lodevole, ma stai percorrendo la strada sbagliata. Vuoi comprendere cosa si cela dietro tutto ciò che vedi? Leggi questo libro.”
Mi regalò un libro in cui c’era spiegata la vera storia del club Bilderberg.
Da lì è iniziato il mio percorso di ricerca sugli uomini di potere e le entità superiori che si nutrono di energia positiva e di conseguenza, la nostra piena collaborazione affinché il mio spirito potesse raggiungere l’adeguata elevatezza per comprendere il tutto.
Lui ci arrivò molto tempo fa, per questo non posso accettare ciò che i medici hanno sostenuto in tutti questi anni.
Io credo che un uomo depresso non sia in grado di insegnare agli altri ciò che ha compreso nel proprio percorso di vita.
Egli stesso, fino a 25 giorni fa, ha insegnato me la particolarità dei campi magnetici artificiali e relativi danni permanenti recati al pianeta ed alle creature che vi vivono al suo interno.
La sua morte ha suscitato in me ancora più rabbia, perché uno spirito elevato come il suo, non doveva lasciare il proprio lavoro incompleto. Ma posso comprendere però il motivo che lo ha spinto ad abbandonare questo mondo materialista e cioè che il suo corpo fisico, non aveva più nulla da offrire a questo mondo malato.
Mi fa male non poterlo avere più al mio fianco, non potergli chiedere spiegazioni ai problemi che sicuramente riscontrerò, non comprendere quali soluzioni adottare per poterli risolvere. Sarà molto difficile senza di lui, senza il mio mentore, senza il saggio uomo che ha illuminato il mio cammino.
L’unica cosa che posso fare è portarmelo dentro di me per il resto dei miei lunghi giorni, con la speranza che un giorno, il mio spirito possa ricongiungersi con il suo.
Una lezione però me l’ha data, anzi, l’ha data a tutti, e cioè che quando lo spirito di una persona è in uno stato di sofferenza profonda, merita gran parte del nostro tempo.
Manlio, cugino mio, mio mentore, non mi sento di dirti addio, perché so che un giorno di rivedremo ed insieme lotteremo la nostra vera battaglia.
Arrivederci Manlio, fa che il tuo spirito illumini il cammino di molti.
R.I.P. Manlio D’Agostino
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