Se gli italiani vogliono le fonti ufficiali, allora gli diamo quelle delle testate che seguono con tanto amore.
Sul sito ufficiale “TGCOM 24” potete appurare quanto segue…
“Siracusa, due morti dopo il vaccino: dieci indagati per omicidio – Sotto esame le fiale AstraZeneca, l’Aifa blocca il lotto.
L’agente Davide Villa e il sottufficiale di Marina Stefano Paternò sono deceduti nei giorni scorsi. Il loro vaccino proveniente dallo stesso lotto: il numero ABV2856”.
La Procura di Siracusa ha deciso di aprire un’inchiesta sulla morte di Stefano Paternò, 43enne sottoufficiale della Marina militare ad Augusta, deceduto poche ore dopo l’inoculazione del vaccino AstraZeneca. Dubbi anche sul decesso avvenuto il 6 marzo di Davide Villa, 50 anni, agente in servizio all’Anticrimine di Catania. Le loro dosi erano provenienti dallo stesso lotto (ABV2856) il cui utilizzo in Italia è stato vietato dall’Aifa.
L’Agenzia italiana del farmaco si riserva inoltre di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e i decessi.
La procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone, tutte accusate di omicidio colposo. Si va dalla catena di distribuzione del vaccino dalla società AstraZeneca che lo produce, fino al personale sanitario dell’ospedale militare che si è occupato dell’inoculazione.
Verifiche dei Nas, campioni all’Iss – L’acquisizione delle documentazioni cliniche è avvenuta in stretta collaborazione coi Nas e le autorità competenti. I campioni del lotto ABV2856 verranno analizzati dall’Istituto superiore di Sanità. L’Aifa comunicherà tempestivamente “qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile.”
Sequestrate le fiale del vaccino? – Stefano Paternò, residente a Misterbianco (Catania) è morto nella sua abitazione, dodici ore dopo essersi sottoposto alla prima dose di vaccino. Gli avvocati Dario Seminara, Lisa Gagliano e Attilio Indelicato, hanno presentato un esposto per conto della moglie Caterina Arena e dei figli di 12 e 14 anni, per capire le cause della morte: “Va verificata nell’interesse della collettività l’ipotesi di uno stock di fiale difettose o di improvvise manovre o ogni altra possibile causa”. La Procura di Siracusa, che indaga sull’episodio, sembra abbia disposto il sequestro delle fiale e stia verificando la posizione dei medici e degli infermieri che si sono occupati della somministrazione.
Lunedì Stefano Paternò si era recato all’ospedale militare di Augusta per sottoporsi alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Tornato nella sua abitazione a Misterbianco ha, secondo i familiari, “accusato uno stato di malessere generale caratterizzato da rialzo febbrile” ed assunto della Tachipirina. Nella notte la moglie ha trovato Paternò in stato di incoscienza ed ha allertato i sanitari del 118 che nonostante i tentativi di soccorrere l’uomo hanno successivamente constatato il decesso.
La morte dell’agente Davide Villa – Il poliziotto Davide Villa è deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la prima dose di vaccino AstraZeneca. Aveva iniziato a stare male un giorno dopo l’inoculazione peggiorando repentinamente fino al decesso. I medici in ospedale gli hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale. E tra le possibili reazioni avverse indicate nel bugiardino dei vaccini c’è proprio la trombosi: anche in questo caso sono in corso le indagini.
Riflessione personale
Se non ci convinciamo che questi vaccini sperimentali non possono affatto garantirci la prevenzione, non solo potremmo perdere la vita in molti, ma visto e considerato che chi li produce non conosce gli effetti colaterali a lungo termine, non sappiamo cosa potrà accaderci in futuro.
Riflettiamo.
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